Domina fiera e austera Alatri, accoccolata su una collina alle pendici dei
Monti Ernici. La città è stata fondata dall'antico popolo italico degli Ernici, poi successivamente fu municipio romano e ancora vescovile, libero comune, dominio della potente famiglia Conti e possedimento dello Stato della Chiesa. E di questa storia Alatri è specchio: una simbiotica e perfetta convivenza tra le architetture arcaiche e quelle risalenti alle epoche successive, che sorprende e affascina da sempre chi arriva quassù. Una cortina muraria accoglie il visitatore, compatta e inespugnabile, schiusa in poche aperture originali. Come Porta Maggiore, con il suo imponente architrave monolitico, o Porta Minore, dove sui resti dei templi pagani furono poi costruiti l'Episcopio e il Duomo che ancora oggi custodisce la celebre reliquia dell'Ostia incarnata, miracolo del 1227. Oltre le mura ci si perde tra le testimonianze archeologiche e medioevali: il Palazzo del Cardinale Gottifredo, costruzione romanica oggi sede del Museo Civico Archeologico, la Chiesa di Santa Maria Maggiore, la Chiesa degli Scolopi, la Fontana Pia e il Palazzo Conti. Il borgo inoltre in primavera e in estate si anima di tante manifestazioni culturali e folcloristiche. Tra le più celebri l’Infiorata, che nel 1999 è stata inserita nel “Guinness dei Primati” come “tappeto floreale più lungo e continuativo del mondo”.
Cucina locale, piatti tipici, curiosità
Nei ristoranti di Alatri sono assolutamente protagoniste le ricette della
cucina ciociara incentrate sulle paste fatte in casa, come i cecapreti, i fini-fini o maccaruni, che sposano sughi solitamente a base di pomodoro, ragù e funghi. Tra i piatti di carne da provare il “garofolato”, castrato di agnello insaporito con chiodi di garofano, aglio ed erbe aromatiche, e l’”abbuoto”, una sorta di involtino, con interiora di agnello cucinate e insaporite con aromi, e poi avvolte nelle budelline alla stregua di salsicciotto.
Dove mangiare in compagnia
di Acqua San Benedetto
RoSe Flower bistrot
Via del duomo 31