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Barcis, il borgo, il lago e la memoria dell’acqua
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Barcis,
il borgo, il lago e la memoria dell’acqua

31 Agosto 2021

Un sogno verde e azzurro

Il Borgo di Barcis si apre come un sorriso, un respiro verde-azzurro tra acqua e cielo. L’ingresso alla valle avviene infatti dalla bocca di un canyon, dove ripide rocce e pareti scoscese si immergono vertiginose nel torrente Cellina, nel Parco Naturale delle Dolomiti Friulane. Con le fiancate verticali imponenti e il particolarissimo fenomeno di erosione fluviale, la Valcellina si offre come una delle più spettacolari scenografie d’Italia. Ma la memoria inconfondibile del borgo è data dal Lago Aprilis o Lago di Barcis, le cui acque smeraldine riflettono vette e cielo: un paesaggio autentico di quiete e bellezza, tra luci e atmosfere uniche.
La passeggiata lungolago è davvero piacevole, allietata dalle sonorità della natura, dal fruscio degli alberi e dal cinguettio degli uccelli. Gli scorci sulla vallata e gli spettacoli di luce a ogni ora del giorno sono qualcosa di indimenticabile, una memoria d’acqua che rimane negli occhi e nel cuore.
La piazza principale di Barcis ospita Palazzo Centis, che risale al XVII secolo circa. Il suo maestoso doppio loggiato sulla facciata, ad arco ribassato al piano terra e a tutto sesto al piano superiore, unisce gli elementi propri dello stile rustico della Valcellina con quelli dell'architettura veneziana. È costruito in pietra viva, materiale tipico della zona, unita in un composto chiamato Tof, in friulano. La facciata è arricchita da mascheroni decorativi scolpiti. Oggi il palazzo è sede della reception dell’Albergo Diffuso, con la sua rete di case tipiche in pietra e legno, rimodernate e dotate di tutti i comfort. Nel centro storico si trova anche la Chiesa di San Giovanni Battista, patrono del paese. Fu eretta probabilmente nel XVIII secolo, su precedente edificio risalente forse al XVI secolo. A navata unica, ha un altare maggiore di tipo barocco in marmo con le statue dei Santi Pietro e Paolo laccate di bianco ai lati.
Nel presbiterio si può ammirare l'affresco raffigurante il Banchetto di Salomè e la Decollazione di S. Giovanni Battista.
Il borgo si gira facilmente a piedi e passeggiando ci si imbatte in sculture lignee, realizzate dai locali artisti e artigiani del legno.
Barcis è stato anche eletto “Borgo della Lettura”: qui dagli speciali tronchi-libreria è possibile prendere i libri e leggerli. Da provare assolutamente all’ombra di un albero, avvolti nella magica atmosfera del lago.


Cucina locale, piatti tipici, curiosità




I piatti tipici della Valcellina restituiscono i sapori della tradizione povera ma che ha saputo reinventarsi: polenta, preferibilmente bianca, formaggi e prodotti di malga, insaccati e cacciagione. La varietà di salumi stagionati e affumicati culmina con la Pitina, nelle varianti Peta e Petuccia: una polpetta semisferica di carne affumicata impastata con spezie ed erbe aromatiche. Specialità tipica di Barcis sono “i ras”, una sorta di rapa bianca, con cui si prepara il pastiç. Immancabile naturalmente è il frico. Altre specialità sono i fagioli di Barcis e le tegoline “sot sal” (fasoi da la cita); la frittata alle erbe e il “pan de çasa”, una focaccia senza lievito e con aromi particolari, la cui ricetta è custodita gelosamente da alcuni abitanti del luogo.


Dove mangiare in compagnia
di Acqua San Benedetto




Ristorante La serenissima Locanda con cucina, Barcis (PN)

Passeggiare sul ponte tibetano o immergersi nel verde

Per chi ama la natura e la montagna sono numerosi gli itinerari da compiere intorno al lago di Barcis, a piedi o in bici. Come una vera e propria mappa, si trovano qui escursioni naturalistiche veramente preziose. Il Sentiero degli Alpini è un percorso facile, di circa due ore, attorno alle sponde del lago, così come il Sentiero del Dint, con pannelli di approfondimento tematico e panorami sulla conca di Barcis, sulla Forra e sulla vecchia strada della Valcellina. Merita una visita anche il percorso delle Grotte della Vecchia Diga, ma sicuramente il posto che fa rimanere più ammaliati è il passaggio sul Ponte Tibetano: una vista unica sul canyon, la peculiare configurazione a balze delle forre, confluenti l’una nell’altra, modellate dalle acque del Cellina nel corso dei secoli. E per chi ama gli sport acquatici, nelle acque del lago di Barcis si possono praticare vela, canoa, surf, kayak, hovercraft, motonautica, pesca e immersioni subacquee.

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