Ci sono località che ti fanno sentire sospeso nel tempo, dove la bellezza dei paesaggi mozzafiato e la vita che scorre lenta e piacevole tra natura e architettura, ti trasportano all’interno di un dipinto, proprio come a Saint Vincent. La cittadina alpina nel cuore della Valle D’Aosta, ci fa respirare a pieni polmoni l’aria di un mondo lontano dalle grandi città, dove a comandare non è la frenesia metropolitana, ma l’immutabile imponenza delle montagne che ci circondano.
Da qui ci rechiamo in uno dei santuari dell’arte alberghiera più famosi della Valle D’Aosta, il Grand Hotel Billia, un punto di riferimento per chi vuole rilassarsi all’interno di un resort raffinato, dove l’accoglienza è messa al primo posto e il cliente può godere di un servizio curato nei minimi dettagli, e dove si dà valore all’eccellenza anche all’interno del suo prestigioso ristorante.
Siamo accolti dal direttore, Severino Dellea, che ci racconta l’evoluzione dell’hotel nato nel 1908 grazie alla famiglia Billia di cui porta il nome. L’albergo comincia la sua storia come un rifugio di lusso per i turisti più abbienti che visitavano le terme specialmente nel periodo invernale; negli anni però, ha allargato la sua offerta con un occhio di riguardo agli eventi aziendali, alla spa e alla gastronomia, valorizzando i prodotti stagionali e le tantissime attività naturalistiche che offre la Valle D’Aosta per tutto il corso dell’anno e non solo d’inverno.
L’affascinante tour del Grand Hotel ci porta tra le magnifiche sale del ristorante: dalla Rascard che ricorda le tipiche architetture in legno valdostane, alla 1908 dall’atmosfera retrò dei tempi dell’apertura, fino alla Grande Vue, dove ci accomodiamo per godere appieno non solo del pasto, ma anche della magnificenza del panorama alpino.
La cucina è un delizioso connubio tra le materie prime locali e l’estro degli chef, che ci presentano piatti ricercati dagli abbinamenti audaci, come il risotto di gamberi, ricoperto da un vellutato pesto ai fiori di zucca, e la trota nostrana in salsa allo yogurt e aceto di mirtilli prodotti localmente. Il filetto marinato all’acquavite in crosta di noci e grissini è l’equilibrio perfetto di consistenze croccanti e morbide che si lega perfettamente alla salsa di soia e alla patata viola che lo accompagna. Perfetta anche la sua variante: il mignon di filetto alla griglia su agretto di pomodoro arricchito dalla freschezza della misticanza e la croccantezza del bacon.
A concludere un pasto all’insegna dell’eccellenza ci gustiamo un dessert realizzato proprio nella pasticceria all’interno dell’albergo: il cremoso di limone e mentuccia con inserto di fragole fresche e crumble alle mandorle, che perpetra la fusione tra le consistenze in un abbraccio ricco della morbida freschezza del limone e della croccantezza del crumble.
La filosofia del km 0 si applica anche alla carta dei vini, che vanta etichette locali da vigne d’altura autoctone da cui vengono prodotti dei bianchi pregiati. L’acqua scelta dal Grand Hotel Billia è San Benedetto Millennium Water Antica Fonte della Salute, che con meno dello 0,0001% di nitrati, accompagna i deliziosi piatti locali con la sua equilibrata leggerezza. Questa scelta non è solo riservata all’area ristorante, ma in tutto l’albergo poiché, ci racconta il direttore Severino Dellea, il suo formato in vetro così essenziale, elegante e da 0,65L è perfetto per i minibar anche all’interno delle suite.
Ci godiamo dunque questo soggiorno in un angolo di paradiso incastonato tra la maestosità delle Alpi. Il Grand Hotel Billia è un tempio del relax, immerso in un'atmosfera elegante, con una cucina eccezionale che crea un'esperienza gastronomica indimenticabile per gli ospiti e che ci coccola con il suo servizio di prima classe, curato nei minimi dettagli.
Grand Hotel Billia, Saint Vincent (AO)
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