Percorrendo le sponde del Lago Maggiore raggiungiamo Stresa e ci immergiamo in un paesaggio tra i più belli del nostro territorio, un quadro senza tempo che ci permette di ripercorrere le orme dei personaggi storici tra i più famosi.
Primo tra tutti proprio Napoleone Bonaparte che, per poter far transitare le sue unità militari e i suoi cannoni anche d’inverno, fece costruire attraverso il passo del Sempione, una strada abbastanza larga per un tratto che collega l’Arco di Trionfo a Parigi con l’Arco della Pace a Milano; il percorso passa proprio da Stresa.
Finiti i tempi dell’Imperatore di Francia, la strada rimase e diventò una delle più trafficate poiché, al contrario di altre non soffriva delle chiusure invernali ed era percorribile senza limitazioni. Proprio per questo, nel 1863, venne edificato questo splendido albergo, tuttora un luogo di riferimento per Stresa.
Entriamo dunque in una struttura che gode della modernità e i confort dei migliori alberghi di lusso in Italia, ma che ci incanta con l’architettura elegante, fedelissima al suo periodo storico anche dopo la recentissima ristrutturazione, caratterizzata da ambienti sfarzosi arredati nelle preziose tinte porpora e oro.
Non ci facciamo mancare una visita al Ristorante “Il Borromeo”, nato insieme all’albergo, che ci offre un’esperienza gastronomica di livello superiore affacciandoci dalla sala fronte lago su panorami al limite tra sogno e realtà.
Luigi Mariani, il direttore che ci ha accolto, ci tiene a raccontarci il suo menu che gira attorno alle eccellenze di un territorio lacustre ricco di carne e pesce. Nonostante una clientela molto cosmopolita e variegata, mangiare locale è un punto d’orgoglio per il Ristorante Borromeo che mantiene la tradizione, variando quel che serve per offrire un servizio al passo coi tempi.
Degustiamo dunque alcuni dei piatti del ristorante partendo dal Tonno marinato al “caffè” di soia accompagnato da una salsa al pepe nero, e seguendo con bottoni di burrata con crudo di gambero freschissimo, e continuando la nostra esperienza gastronomica di altissimo livello con il controfiletto di Wagyu servito su pietra di sale del Himalaya, accompagnato da verdure fresche e funghi shitake.
Non ci facciamo scappare l’occasione di assaporare la delizia di pesce persico, circondato da patate rosolate e mandorla al burro spumeggiante, e la bontà del galletto novello arrosto, arricchito con verdure mignon e spicchi di patate alle erbe, rosolate e dorate alla perfezione. Coroniamo la nostra esperienza gustativa con i gamberi di Mazara adagiati su crema di ceci, montata all’olio extravergine e ragù di fave fresche.
La carta dei vini ci offre delle etichette francesi, ma mettendo al primo posto gli eccellenti piemontesi da produttori locali che spesso si ritrovano per eventi, proprio nell’albergo.
In questo contesto fiabesco tra il sogno e l’eccellenza non manca San Benedetto Prestige Rose Edition, sinonimo di purezza ed eleganza, che con il suo formato in vetro si inserisce nel contesto con il suo design unico.
Speriamo di non svegliarci da questo sogno sospeso nel tempo, tra la storia e la modernità dove possiamo godere di un’esperienza gastronomica unica nel suo genere, con lo sguardo verso lo specchio del lago e immaginando Ernest Hemingway seduto al tavolo vicino.
Il Grand Hôtel des Iles Borromées è tutelato dall’associazione culturale Locali Storici che valorizza i 230 esercizi in Italia con più di 70 anni di attività. San Benedetto è socio e sostenitore dell’associazione dal 2018 per preservare i bar, ristoranti e alberghi che hanno vissuto la storia dell’Italia e dei suoi illustri protagonisti.
Il Borromeo, Stresa (VB)
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