La Toscana ci regala ancora una volta un luogo fiabesco, architettonicamente e paesaggisticamente unico: Montalcino è infatti un incantevole borgo medievale la cui collocazione naturale permette di volgere lo sguardo verso gli splendidi paesaggi delle rinomate colline toscane.
Situato nella provincia di Siena, Montalcino, dall’alto di un colle della Val d’Orcia, domina le valli dell’Asso, dell’Ombrone e dell’Arbia, incastonato com'è tra bellissime colline e circondato da quattro chilometri di mura medievali, tredici torrioni e sei porte, innalzati nel 1100 a salvaguardia dell’abitato. Dopo la resa di Siena ai fiorentini, avvenuta nel 1555, la rocca di Montalcino divenne l’ultima fortezza della repubblica.
Da quell'epoca nulla sembra essere cambiato e il borgo, con l’imponente castello, svetta fra la natura circostante accogliendo il visitatore e trascinandolo subito in un’atmosfera d’altri tempi. A Montalcino si possono fare belle passeggiate alla ricerca di piccoli scorci tutti da scoprire. Qui è d'obbligo concedersi il tempo per girare a piedi tra le piccole viuzze e lasciarsi sorprendere dai tanti esempi di architettura medioevale rimasti incredibilmente intatti.
Il fulcro antico di Montalcino, cinto di mura, si snoda lungo via Matteotti, il suo asse principale, che conduce in piazza del Popolo, cuore medievale della città. Tra la piazza e la via si innalza il palazzo dei Priori, di manifattura senese, con gli stemmi marmorei dei podestà. Nel portico, al pianterreno, è possibile ammirare la statua di Cosimo I, opera di Giovanni Berti. Da visitare anche il Duomo di Montalcino, edificato tra il 1818 e il 1832, una struttura spoglia che si erige maestosa ed elegante sul territorio rappresentando un magnifico esempio di architettura neoclassica.
Cucina locale, piatti tipici, curiosità
La storia del Borgo di Montalcino è indissolubilmente legata alla produzione del Brunello, vino classificato tra i migliori in Italia e tra i più apprezzati in tutto il mondo, che deve il suo nome proprio al suo caratteristico colore bruno, tendente al marrone. Il Brunello nasce nel 1888 da un’idea di Ferruccio Biondi Santi che decise, per la prima volta, di eliminare i vitigni della tradizionale ricetta del Chianti utilizzando solamente la varietà Sangiovese. Il Brunello, per esprimere al massimo il suo potenziale, deve essere invecchiato almeno cinque anni, due dei quali in una botte di legno. Tra i prodotti tipici del borgo ci sono anche il miele, l'olio extravergine di oliva, i salumi e i formaggi, fra tutti il pecorino di Pienza, da gustare in uno dei tanti ristoranti tipici ed enoteche del centro.
Dove mangiare in compagnia
di Acqua San Benedetto
Ristorante Castiglion del Bosco Hotel, Montalcino (SI)