Sulla sommità di una dolce collina dalle pendici coltivate a vigne e olivi, a metà strada fra Siena e Colle Val D'Elsa, sorge l'incantevole borgo di Monteriggioni. Il suo aspetto sorprende i visitatori che lo vedono spiccare, maestoso e austero, in cima alla collina. Monteriggioni è infatti uno degli esempi di architettura militare meglio conservati al mondo, una città fortificata le cui mura, innalzate tra il 1212 e il 1219, raggiungono un perimetro di 570 metri, intervallato da 14 torri e due porte: la Porta Franca che sorge alla base di un torrione e volge verso Siena, e quella di San Giovanni, verso Firenze, che si apre nelle mura ed è difesa da una delle torri del perimetro fortificato.
All'epoca della sua costruzione, il borgo si trovava lungo la Via Francigena e rappresentava un avamposto fondamentale per difendere il territorio senese dagli attacchi dei fiorentini. Il borgo che vediamo oggi è essenzialmente quello di un tempo, raccolto e quindi velocemente visitabile. Ma quella a Monteriggioni è una visita che resta per sempre nella memoria: arrivando al borgo di sera, quando le mura esterne sono illuminate di mille luci gialle, Monteriggioni sembra quasi un miraggio in mezzo alle colline toscane.
Il visitatore che si reca qui, si accorge di aver scoperto un luogo magico, un castello incantato come quelli delle fiabe. Recentemente parte del camminamento delle mura è stato reso agibile e visitabile e, dall'alto della cinta difensiva, è possibile ammirare la splendida campagna del Chianti oltre che godere di una inusuale veduta del borgo e delle sue fortificazioni.
Cucina locale, piatti tipici, curiosità
Monteriggioni offre un viaggio nel passato medievale anche a livello gustativo.
I suoi prodotti enogastronomici sono quelli caratteristici dell’agro senese e del chiantigiano, fra tutti il vino e l'olio dal bel colore verde intenso e dal gusto sapido e leggermente piccante, ottimo a crudo sulle famose bruschette toscane, ma anche nelle tipiche minestre di verdure e legumi o a filo sulle carni. Il turista più attento alle tradizioni non può perdersi una fiorentina di carne Chianina, una costata, un’entrecôte alla brace o una classica tagliata con olio e rosmarino o con una scagliata di tartufo. Non solo carne bovina, ma anche suina dove a farla da padrone è la razza allevata esclusivamente in queste zone, la nota Cinta Senese: assolutamente da assaggiare sono il prosciutto, sia cucinato che stagionato, il saporitissimo guanciale e il ragù dal sapore d’altri tempi.
Dove mangiare in compagnia
di Acqua San Benedetto
Ristorante Il Piccolo Castello, Monteriggioni (SI)