Scilla è un piccolo comune calabro che si estende a nord di Reggio Calabria, lungo le coste tra il Mare Tirreno e le pendici dell’Aspromonte. Il borgo antico e leggendario di Scilla sorge su di un alto sperone roccioso a picco sul mare della Costa Viola, così denominata per il colore che le sue acque assumono in determinate ore della giornata. Un posto unico, inserito dalla CNN tra i borghi più belli d'Italia, meta balneare e turistica mondiale capace di attirare scrittori, poeti e artisti provenienti da ogni luogo.
Qui è possibile assaporare la storia e la cultura del mare, cullati dall'antico mito greco di Scilla e Cariddi. La leggenda narra che Scilla, ninfa di straordinaria bellezza, fu trasformata dalla maga Circe, sua rivale in amore, in un orribile mostro del mare con sei teste di cani. Da quel momento Scilla iniziò a vivere nello stretto di Messina, dal lato opposto rispetto a Cariddi e, non appena vedeva i naviganti approssimarsi alla sua zona, li divorava senza pietà. Scilla venne poi trasformata in una roccia, forse la stessa su cui ora sorge Chinalea, il centro antico di Scilla, dominato dall'alto dall’austero Castello dei Ruffo. Da qui, osservare il panorama che si apre sulla Costa Viola e sullo stretto di Messina, è un'esperienza che lascia senza fiato.
Chinalea, caratterizzata da case quasi immerse nel mare e divise da stretti vicoli e ripide scalette, è nota come la “piccola Venezia del Sud”. Secondo la leggenda, l’antico centro di Chinalea sarebbe stato fondato dagli esuli troiani che avrebbero costituito il primo nucleo abitato proprio sotto la rupe. Qui il tempo sembra essersi fermato, scolpito in un’atmosfera rarefatta fatta di piacevoli momenti tutti da assaporare. Una passeggiata per le strette stradine del centro porta il visitatore ad addentrarsi in incantevoli scorci in cui lo sguardo si perde sulle coste siciliane e il respiro si inebria del profumo di mare che la brezza disperde nell'aria.
Cucina locale, piatti tipici, curiosità
Grande protagonista della cucina del luogo è il pescespada, ingrediente di molti piatti della tradizione che lo vogliono cucinato al forno, in padella o nel sugo dei maccheroni, ma anche proposto in eclettiche rivisitazioni nei menù dei molti ristoranti e locali del borgo. Il pescespada è anche il protagonista indiscusso del mese di agosto, periodo in cui si tiene la Sagra del Pescespada dedicata al recupero delle antiche tradizioni di pesca ma anche della cucina più tipica del borgo.
Dove mangiare in compagnia
di Acqua San Benedetto
Ristorante De Angelis. Scilla